Le 10 cose migliori da fare ad Amorgos

Ci sono due piazze principali, Kato (o inferiore) e Apano (superiore) Loza, dalla parola latina “loggia” o mercato. Dalla piazza inferiore e dalla Chiesa dell'Assunzione della Vergine (la cattedrale di Amorgos), si può esplorare un labirinto di strade con caffè, bar e negozi nascosti. Le attrazioni includono la Collezione Archeologica di Amorgos (ospitata nella Torre Gavras del XVI secolo) e il Museo Ecclesiastico (con icone paleocristiane, bizantine e post-bizantine). Ma la star dello spettacolo è il castello, che si raggiunge dalla Piazza Superiore (o Loza). Superata la cappella imbiancata di Kyra Leousa (la prima metropoli di Amorgos), si raggiungono le merlature e le altre fortificazioni di epoca veneziana e si godono i panorami iconici dell'Egeo che non ti stancherai mai di vedere durante le tue vacanze ad Amorgos.

Il villaggio di Agios Pavlos è famoso per la sua “lingua di sabbia” (un promontorio sabbioso) e possiede alcune delle spiagge più pittoresche di Amorgos. Il mare qui è solitamente calmo e di fronte si trova l'isola di Nikouria, che ha tre spiagge sabbiose. Ci sono molte altre belle spiagge ad Amorgos, quindi perché non fare una gita in barca intorno all'isola, fermandosi in calette appartate lungo il percorso? Halara è una perla nascosta di spiaggia, con acqua limpida e fredda alimentata da sorgenti sotterranee, che è un'ottima aggiunta a una gita in barca. In alternativa, è necessario camminare per circa 2 ore dal villaggio di Asfontilitis per raggiungerla. Dovrai quindi essere preparati al meglio con cibo e acqua in abbondanza.

Suggerimento: Sull'isola resa famosa dal tema dell'immersione libera del Grande Blu, ci sono scuole di immersione, tra cui quella di Dimitris Synodinos. Dopo aver visto il film da bambino, Dimitris è stato ispirato a praticare l'apnea ed è diventato istruttore di apnea e di immersione subacquea. Per i dettagli sulle scuole di immersione ad Amorgos, vedere sotto.

Altri percorsi segnalati sono il sentiero tra Hora e Katapola (passando per le zone di Fonies e Milies e la cappella di Agia Irini) e tra Katapola e l'antica Minoa, abitata dall'XI secolo a.C. al IV secolo d.C. e un tempo residenza estiva del re cretese Minosse. Un altro sentiero più impegnativo è il percorso di 3 ore dal villaggio di Lagada lungo le pendici settentrionali del Monte Kroukelos (o Krikellos, il punto più alto di Amorgos). Segue una gola verdeggiante e termina in un bellissimo paesaggio selvaggio, passando accanto alle vecchie fattorie degli abitanti di Lagada e (se sei fortunato) alle capre che si annidano in piccole grotte sul fianco della collina. L'area fa parte della rete Natura 2000 e la vista sul mare è magica. Altri punti di interesse sono la chiesa di Agia Varvara, il monastero di Agios Ioannis del Teologo e la candida chiesa di Stavros sulla costa nord-orientale, che segna la fine della passeggiata. Sotto la chiesa di Stavros si trovano i resti delle antiche miniere di bauxite di Amorgos (ma non camminaci perché può essere pericoloso).

Suggerimento: l'Amorgos Trail Challenge è organizzato ogni primavera dall'associazione naturalistica ed escursionistica di Amorgos “Palia Strata” e comprende una serie di gare divertenti di varie distanze per adulti e bambini.

Nato prima del 1900, Roussos non era in grado di camminare e quindi veniva spostato da parenti e amici in diverse parti del villaggio mentre lavoravano. Passava il tempo dipingendo e incidendo opere d'arte sulle pietre che lo circondavano. Le sue opere raffigurano scene di vita quotidiana del villaggio, animali e persone. Tra le date talvolta dipinte sulle pietre vi sono il 1897 e il 1943, la sua prima e l'ultima opera d'arte conosciuta.

Suggerimento: appena fuori dal villaggio c'è una meravigliosa taverna che serve cibo di fattoria.

Suggerimento: sulla via del ritorno, puoi fermarti a vedere Villa Mâche, una casa di campagna sopra la spiaggia di Lefkes e vicino alla spiaggia di Finikies a Katapola. È opera di Yannis Xenakis, uno dei più importanti compositori e architetti greci del XX secolo, che l'ha progettata e costruita nel 1966 per la figlia, la pittrice e scultrice Mâkhi Xenakis, e il marito francese, il compositore François-Bernard Mache.

Tra i piatti locali da non perdere c'è il patatato, un piatto a base di carne di pecora o capra (a volte combinata con carne di manzo locale) servito solitamente in una pentola di terracotta. Il segreto è la cottura lenta sul fuoco, con concentrato di pomodoro, pimento, cipolla, chiodi di garofano, cannella e aglio, oltre a patate appena tagliate a mano. La kakavia è una zuppa a base di skorpina (pesce scorpione), rana pescatrice, pesce persico e altri pesci. Lo xydato è un'altra zuppa a base di interiora di capra finemente tritate con, tra gli altri ingredienti, sale e pepe, spicchi d'aglio e aceto (xydi è l'aceto in greco), servita nelle prime ore del mattino durante le feste notturne. I dolci comprendono lo xerotigano (girelle di pasta fritta, condite con miele e noci) e i pasteli (barrette di sesamo e miele) serviti in occasione di battesimi, matrimoni e altre celebrazioni.

Per una settimana durante la Pasqua, le icone del monastero di Hozoviotissa vengono portate in diverse chiese dell'isola. La gente del posto e i visitatori spesso accompagnano la processione, un'esperienza resa ancora più speciale dagli aromi delle erbe e dalle piante in fiore della primavera.

Sulla strada tra Hora e Kato Meria si trova il Monastero di Agios Georgios Valsamitis, risalente al XVI secolo. Costruito in stile bizantino con una basilica a tre navate a volta, sorge sul sito di un antico tempio che si ritiene fosse dedicato ad Apollo. La suora Irene ti mostrerà dove un tempo sgorgava una "sorgente oracolo", utilizzata per l'idromanzia (la divinazione dell'acqua) anche dopo l'introduzione del cristianesimo, fino al XIX secolo. All'interno si trovano affreschi del periodo post-bizantino (XVII-XVIII secolo).